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“Abbiamo intenzione di continuare e di aumentare i significativi investimenti in Cina, costruendo Model 3, Model Y ed i futuri modelli anche in questo paese”
”Una cosa che sarebbe davvero forte…che stiamo per fare…è di creare un centro di ingegneria e design in Cina per costruire un’auto Cinese per il mercato globale. Credo che sarà davvero esaltante”£

Con queste parole il CEO di Tesla aumenta ancora la competizione in campo, rendendo sempre più sfidante la presenza di altri brand in una nazione nella quale Tesla è entrata con la faccia dell’innovazione, aprendo porte che difficilmente vengono aperte ad aziende con poco più di dieci anni di esperienza, nulla nel particolare settore dell’auto motive.


Ma la forza di Tesla forse è proprio questa capacità di non essere solo Automotive, anzi, di subire continui inquinamenti positivi dalle aziende che fanno parte del Regno di Musk ovvero del MasterPlan che risiede nella testa del fondatore dall’inizio e che è stato esplicitato e pubblicato, da quando ricco grazie alla vendita di alcuni gioiellini come PayPal aveva adocchiato il settore veicoli elettrici già avviato dai fondatori di Tesla, avvio che non ha mai trascurato lo spazio e – come ci ha dimostrato con The Boring Company – anche sottoterra.

Ma se con SpaceX la sete di innovazione gioca tutto in territorio americano, a braccetto con Nasa (la quale sta sviluppando una dipenda tipica da Elon Musk), l’avventura cinese si svolge in un paese davvero particolare, un paese assetato di innovazione e di indipendenza energetica ma che è stato in grado di fregarsene ampiamente delle sorti globali, quando l’obiettivo è stata la crescita senza se e senza ma.

Un paese che immagina la propria crescita basata su quanto prodotto ed ingegnerizzato internamente, può avere tempo per preoccuparsi anche dell’ambiente – oltre che delle belle auto?

La Cina è in grado di prendere grosse decisioni in pochissimo tempo, giuste o sbagliate che esse siano, in modo da poter calibrare il tiro strada facendo, senza troppe paranoie e con quantità enormi di denaro. Quindi, siccome l’energia rinnovabile ed i veicoli elettrici sono profit, perché mai non ospitare un’azienda i cui prodotti sono amati dal popolo? Meglio farseli amici e lavorarci a stretto contatto, che poi le partnership in grado di farti finalmente risplendere sono proprio quelle con Tesla (vedi NVIDIA, Panasonic e molte altre) e dunque perché non immaginare un futuro sviluppo del prodotto auto di massa, di qualità, internamente?

Tesla è una fucina di ingegneria e brevetti, in grado di stravolgere il lavoro tipico dell’ingegnere rendendolo cool, trasformando righe di codice in interfacce in grado di catturare il cliente, esaltandolo ma sopratutto stimolando la sua capacità di essere bambino,


E’ proprio forse questo il filo che lega la Cina a Musk, la capacità di creare “gadget” tecnologici in fretta, facendoli sperimentare alla gente e creando una dipendenza continua. Se la strada è quella di creare anche un vero modello elettrico cheap e di massa, allora questo matrimonio sarà solido e proficuo.