Dopo settimane di riflessione, incontri e confronti del numero uno di Tesla con i suoi, dopo averlo annunciato pubblicamente proprio al fine di raccogliere opinioni ed idee, Elon Musk ha deciso di rimanere in borsa e come sempre lo annuncia in maniera diretta, chiara e senza fronzoli, di seguito il testo presente sul sito ufficiale
Dai commenti che ho ricevuto è chiaro che la maggior parte degli azionisti esistenti ritiene che sia meglio, anche se la maggior parte di loro ha affermato che sarebbe rimasta”
Qui il testo integrale in italiano:
All’inizio di questo mese, ho annunciato che stavo pensando di rendere Tesla privata. Come parte del processo, era importante capire se i nostri attuali investitori ritenessero che questa sarebbe stata una buona mossa strategica e se avrebbero voluto partecipare in Tesla quando questa fosse privata.
I nostri investitori sono estremamente importanti per me. Quasi tutti sono rimasti con noi dal momento in cui siamo diventati pubblici nel 2010, quando non avevamo automobili in produzione e solo una visione di ciò che volevamo essere. Essi credono fortemente nella nostra missione di far progredire l’energia sostenibile e si preoccupano molto del nostro successo.
Ho lavorato con Silver Lake, Goldman Sachs e Morgan Stanley, che hanno esperienza di livello mondiale in queste materie, per considerare i molti fattori che entrerebbero in gioco nel rendere privata la nostra azienda e per ragionare su tutto l’interesse che abbiamo ricevuto dagli investitori per finanziare una transazione verso la privatizzazione. Ho anche impegnato molto tempo ad ascoltare gli attuali azionisti, grandi e piccoli, per capire cosa pensano sulla base di un piano a lungo termine di Tesla.
Sulla base di tutte le discussioni che si sono svolte nell’ultimo paio di settimane e di una riflessione approfondita su ciò che è meglio per l’azienda, mi sono chiare alcune cose:
- Dato il feedback che ho ricevuto, è evidente che la maggior parte degli attuali azionisti di Tesla ritiene che è meglio che la società rimanga pubblica. Inoltre, un certo numero di azionisti istituzionali ha spiegato di avere problemi di conformità interna che limitano quanto possono investire in una società privata. Non esiste inoltre un percorso comprovato per la maggior parte degli investitori al dettaglio per possedere azioni se fossimo privati. Anche se la maggioranza degli azionisti con cui ho parlato ha detto che sarebbe rimasta con Tesla se avessimo privatizzato, il sentimento, in parole povere, era “per favore non farlo“.
- Sapevo che il processo per la privatizzazione sarebbe stato impegnativo, ma è chiaro che sarebbe ancora più dispendioso in termini di tempo e di distrazione (sugli obiettivi di produzione, ndr) rispetto a quanto inizialmente previsto. Questo è un problema perché dobbiamo assolutamente concentrarci sulla crescita di produzione della Model 3 e produrre utili. Non conseguiremo la nostra missione di promuovere l’energia sostenibile a meno che non siamo anche finanziariamente sostenibili.
- Detto questo, la mia convinzione che ci siano più che sufficienti finanziamenti per rendere Tesla privata è stata rafforzata durante questo percorso.
Dopo aver considerato tutti questi fattori, ho incontrato ieri il CdA di Tesla facendo sapere loro che credo che il modo migliore per Tesla sia di rimanere pubblici. Il Consiglio ha espresso parere favorevole.
Andando avanti, continueremo a concentrarci su ciò che conta di più: costruire prodotti che le persone amano e che fanno la differenza per il futuro condiviso della vita sulla Terra. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di realizzare grandi prodotti energetici sostenibili e ora dobbiamo dimostrare che possiamo essere essere profittevoli. Con tutti i progressi che abbiamo fatto su Model 3, siamo disposti a fare tutto questo, ed è con questo obiettivo che io e il team ci stiamo impegnando.
Grazie a tutti i nostri investitori, clienti e dipendenti per il supporto che avete dato alla nostra azienda. Sono incredibilmente entusiasta di continuare a guidare Tesla come azienda pubblica. È un privilegio.
Il punto di Daniele Invernizzi
Quando un imprenditore avvia o subentra – come nel caso di Elon – all’interno di una azienda, di un progetto, investe una parte considerevole della propria vita immerso completamente nello stesso (e con lui la propria vita, la propria famiglia ) e la visione – chiara o meno che sia è sempre accompagnata da un obiettivo, questo invece spesso molto chiaro come nel caso di E.Musk.
Se l’azienda cresce, la naturale evoluzione è quella di entrare in borsa. Ai più non è chiaro cosa questo significhi, per gli imprenditori è un salto di qualità notevole con la possibilità di avere fondi per realizzare il progetto tanto ambito, ma il risvolto della medaglia è dover rendere conto ad una miriade di aziende, banche e privati investitori di ogni singola azione all’interno dell’azienda ed inoltre è possibile che – per il bene della stessa – gruppi di azionisti chiedano che la direzione sia affidata ad una persona differente rispetto magari allo stesso fondatore; c’è infine il fattore degli shorsellers ovvero investitori al ribasso, gente che ti punta contro per guadagnare e più l’obiettivo aziendale è nobile e rivoluzionario, più questi sono un mal di pancia per chi dirige l’azienda, creando un clima negativo.
Per un imprenditore, questo è qualcosa difficile da digerire, per il suo team più stretto e non finanziario, una fonte di cattivo umore.
Elon Musk è un imprenditore molto particolare, per chi non avesse approfondito la sua figura consiglio vivamente di acquistare la biografia ufficiale scritta dal bravo Ashley Vance abituato a comunicare direttamente con il suo pubblico e nutrito dallo stesso apprezzamento, per questo motivo in modo del tutto naturale ha comunicato la voglia di tornare ad essere privati via Twitter, semplicità di comunicazione poco apprezzata dai mercati (ed anche punita ai termini di normativa).
Personalmente apprezzo molto il modo diretto di un grande dirigente di informare i propri followers, i clienti, dipendenti ed anche i propri Club delle decisioni fondamentali dell’azienda così come fa quando annuncia un divertente o importante aggiornamento software pronto per essere inviato alle nostre auto. C’è dunque da sottolineare che durante tutto questo processo, Musk si è confrontato con professionisti ed investitori ed ha raccolto la possibilità di diventare privati, ma facendo poi la scelta giusta per il mercato in questo momento delicato di grande crescita e successi della sua Tesla, che in ogni caso, rimane la sua creatura che sta rivoluzionando mondo.